sabato, luglio 02, 2011

È un paradosso....

Correre dietro ad un tram ed un bus carica con una mega borsa del Lidl...

Benvenuta a Milano, Anahí...

martedì, giugno 28, 2011

Come due estranei...

Come due estranei. Ti vedo passare, ma non ti guardo agli occhi. Tu neanche mi sorridi. Sembriamo due figure di ghiaccio, che non sentono. Chi lo avrebbe mai detto che insieme ci siamo bruciati negli inferi del tuo letto, quando si era fermato il tempo e fuori il mondo era sparito.

Ora niente di questo importa. Ho lasciato l'ingenuità da una parte e mi sono messa la corazza che mi ha sempre protetta di ogni dolore ed il suo piacere corrispondente. La passione che svegliai in me il tuo sguardo, si è nascosta, per sempre. Nascosta ai centi curiosi che non devono sapere, e che cercano di decifrare il tuo pensiero, e ai pochi che ancora si fidano di me.

Il cielo è grigio. Si avvicina la tempesta. Io cammino, coperta per il mio giubbotto nero, giù, giù, sempre piu giù, fino a vedere il mare sotto la notte. Il mare di Vigo, che sempre mi consola nelle notti tristi. Quel mare che hai percorso una volta dopo l'altra ogni giorno. Come hai percorso il mare del mio corpo. La luna calante sembra che mi prende in giro, e mi rimprovera perché me lo aveva avvertito. Mi copro gli occhi con gli occhiali da sole, non voglio che scopra il mio imbarazzo. Mi tolgo il giubotto, e pian piano lascio anche tutte le altre cose. Passeggio per la sabbia, entrando pian piano nell'acqua, che ogni volta diventa piu calda. E ti porta via. Mi lava le ferite che mi ha lasciato le tue indifferenza.

Sei ancora presente, anche se ti nascondi e cerchi di disimulare e negare che l'energia che si è impossessata del tuo corpo è la stessa che la mia. E ancora la senti, perché segna la pelle di ogni essere umano con una forza vorace. I gabbiani ballano nel mare, ed io con loro. Sento i cantici dei grilli che sembra che mi prendono in giro, come l'hai fatto te. 

Magari avevo dimenticato che la passione presto si consume in cenere. Ora sono le cenere di quel che sono stata tra le tue braccia e davanti ai tuoi occhi.

Mi sento in riva al mare, e lascio che l'Atlantico mi divori con le sue maree. Chiudo gli occhi mentre l'acqua mi copre, pian piano, le gambe. Mi sento di nuovo viva quando sento la sua carezza fra le mie dita. La notte è tranquilla. Magari una di quelle notti che ti piacerebbe condividere con una sola persona.

Da lontano, si riflette un'ombra, nel vialetto. Una sola ombra che scende nella sabbia e si avvicina piano. Identifico le tue forme mentre ti avvicini, e le tue labbra crudeli e bugiarde mi baciano. Però non posso evitare che mi sequestri ancora.

sabato, dicembre 11, 2010

NO allo spot della Rai

DICIAMO TUTTI INSIEME "NO" ALLO SPOT DELLA RAI SUI DIALETTI!!!!

Ricordiamo a tutti che sono lingue vive, che hanno bisogno di essere studiate e protette come in altri paesi.

Qua avrete piu dati sui motivi della protesta

http://linguedialetti.splinder.com/post/23717285/lannunciato-tormentone-rai-per-il-canone-lo-spot-in-tanti-dialetti-e-i-fratelli-ditalia-e-noi-siamo-sempre-figli-unici

domenica, novembre 28, 2010

La Linea



Conoscete a questo simpatico personaggio di animazione?

Si chiama La Linea, ed è un personaggio creato in 1969 da Osvaldo Cavandoli e doppiato por Carlo Bonomi. Inizialmente fu creato per diverse campagne pubblicitarie. Finalmente divenne un personaggio di animazione riconosciuto da molti, ma la sua lingua è conosciuta da pochi.

Ho letto su molti fori e videi, discussioni sulla lingua in cui parla: Inglese? Francese? Italiano? Ungherese? Spagnolo? Una lingua inventata? Invece no.

È una lingua che conosco bene, visto che la misteriosa e dimenticata lingua è il milanese :)

domenica, ottobre 31, 2010

Camminando..


Stato- Innamorata
Canzone-Ligabue: il mio pensiero

Voglio scappare.

Guardo il tetto sopra di me, le pareti che si chiudono ai miei fianchi. Sento la pressione che mi colpisce la testa. Prendo le chiavi di casa, ma lascio dietro i telefoni. Mi porto con me qualche soldo e la carta dell’autobus. Esco, senza salutare, ma anche senza sapere dove mi porteranno i piedi. Cammino, con calma. La pioggia inizia a cadere su di me. Apro l’ombrello e continuo passo a passo. Sento i rumori della tempesta. Ma non importa. Non sono piu una bambina, e non mi fa paura la tempesta. L’acqua cade forte, e ogni tanto, le macchine battono l’acqua contro i miei piedi. Non sento la stanchezza, per fortuna ho messo delle scarpe comode. Anche se sì sento il freddo.

Ma è come se fossi vicino a me. È come se camminassemo man per mano. Immagino il tuo sguardo riffletto sui miei occhi. E sospiro. Sorrido, e mi conmuovo. Qualche lacrima scende sulla mia faccia, e mi rendo conto che vorrei che fossi qui.

Per un secondo, accarezzo i miei sogni milanesi, e il mio cuore batte forte. Anche se non ci sei. Ma ti sento. La pioggia cade forte, e vedo la città, leggermente allagata. Forse sono le salite e discese che fanno che l’acqua scorra.  Come le salite che mi trovo per affrontare i miei sogni e il mio destino.

Sorrido, quando penso che mi hai fatto toccare il cielo solo con le tue parole. Con la tua pazienza. Perché tu mi conosci. Non so come hai fatto, ma mi conosci. Sai cosa mi passa per la testa, anche quando sto male. Forse perché sei sincero. E nessuno lo è mai stato prima. Forse perché il tuo cuore parla veramente. E a volte sogno come si fonde la tua anima con la mia e mi rendo conto che non esisto piu io, ne te. È come se fossimo parte di una sola emozione.

Per un momento la pioggia si ferma, per ricominciare a cadere con piu forza. Il vento anche fa i suoi scherzi e cerca di rovinarmi l’ombrello, ma non ci riesce. E allora, mi ricordo di quando ho camminato sopra la neve con i miei sandali. Questo non è niente. La pioggia, il vento e la tempesta mi hanno accompagnata tutta la vita. Anche se dicono che dopo la tempesta, arriva sempre la calma. Ed io aspetto. Anche se spesso, chi aspetta che passi la mia tempesta, sei te. Perché sei come il sole che riscalda il cuore e asciuga le lacrime.

Già, 2000 km non sono niente. Solo tre ore. Ma devo ancora trovare il modo per affrontare quei 2000 km. E forse anche la forza di ricordare che tornare mi ha dato sempre la vita.

E sospiro.

È da tre ore che cammino, con una tempesta che viene e va... e sono arrivata in spiaggia. Non c’è nessuno, solo qualche persona che passeggia con il cane. Sono a sette chilometri di casa. Il buio da un colore speciale al mare e al cielo. Il vento fa che la sabbia colpisca la mia faccia. Ma non la sento. Perché ci sei te.

Tocco il mare con le mie mani. Mi sembra strano vedere la spiaggia così vuota. Quella che è così piena d’estate...
Vorrei averti qui. 



venerdì, agosto 27, 2010

Suggerimenti...

Ho bisogno di suggerimenti.

Cose da fare per distrarre la testa.


Le idee che ho non sono sufficenti.

mercoledì, giugno 02, 2010

Sono contenta

Stato- Contenta
canzone- Folkstone- Oltre il tempo

Sono contenta. A dire il vero, non so perché. Forse perché, infondo, ho motivi per sentirmi fiera di me stessa. Sono sempre stata una lottatrice e non mi sono arresa. Otto mesi in Italia hanno dimostrato che c'è qualcosa dentro di me che mi fa essere forte. Malgrado abbia ricevuto dei calci e anche se ho dovuto salire spesso su metro, autobus e treni carica con le valige. Ho studiato milanese, anche se a giorno d'oggi poca gente lo sa parlare.  Non è una semplice provocazione, perché pian piano ho sentito quella cultura come mia. Forse ho aperto strade che vedevo chiuse. Sono uscita di situazioni complicate e non ho lasciato che mi buttassero giù. Non ho tanti amici, ma quelli che ho valgono per milla. Me ne frego della gente che prende in giro ai galiziani, è solo invidia del nostro oceano e la nostra terra, invidia di quelli che abbiamo due lingue e una gastronomia di lusso. Non ho mai finto di essere un'altra. Sono io, e basta. E a chi non piaccia, può andare a quel paese. Non cerco nel mio passato se non è per correggere i miei errori o per ridere. Aproffitto di quel che ho e lotto per quello che voglio avere. Ho lasciato dietro tutti i tabù emozionali e non mi rompo la testa se una persona mi supera in età o distanza, credo che mi rompo di piu la testa con le questioni ideologiche. Perché penso, sento, sogno e vivo. Respiro.

 
Contrato Coloriuris