lunedì, settembre 10, 2007

Persa

Persa.

Un'altra volta persa.

Torno ad essere persa in un mare di pensieri inutili, di sogni persi, di lotte senza fine per trovare a quella persona, a Anahí, ad una mezzo-adulta mezzo-bambina che ormai non sa come affrontare la vita, se farlo con un sorriso e tutta la forza del mondo (Che è quello che mi succede quando penso ai momenti vissuti in una città ormai lontana) o con una lacrima, che anche cade quando mi confronto con la realtà presente. Presente e assente, direi assente. Perché io non ci sono. Mai ci sono stata. È difficile di spiegare.

C'è gente che mi ammira. Che mi ammira per come canto, per come scrivo, per la mia capacità per imparare lingue (Anche se sono troppo pigra) o per capirmi con questi c.. di computer dei quali a volte divento schiava. Bhe, sulle mie capacità artistiche dirò slo una cosa. Scrivere non è una virtù, neanche un dono. È quasi una malattia. Per scrivere qualcosa di decente, uno deve riscattare le proprie storie ed emozioni. E a volte si scattenano emozioni strane. Molto strane. A volte quasi suicide.

3 commenti:

Laura ha detto...

Passo per dirti che da oggi cambio "casa" :D Ora mi trovi qui: http://www.angolidime.blogspot.com/

:) bacio

takajiro ha detto...

passo di qui per caso, ma credo ci tornerò volentieri...bellissimo quando dici che scrivere è quasi una malattia..

Laura ha detto...

Scrivere è quasi una malattia...

Quanto ti capisco, soprattutto in quest'ultimo periodo che sto iniziando a scrivere un nuovo racconto...

Ti capisco.

 
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