venerdì, marzo 28, 2008

28 marzo

Oggi è 28 marzo. Mi pesa sapere che ho un anno in piu che quando ho fatto il viaggio al mio essere piu irrazionale, sottomesso ad un caos metropolitano che mai avrei vissuto. Ero io, o magari ero una copia di me. Non esisteva piu la ragazzina timida che passeggiava per le vie di Vigo, ma si era svegliato un animale che percorreva le vie di Milano, che lasciava una metrò per andare su un'altra. Che sentiva delle perfide parole di gente che non voleva aiutare, oppure che si lasciava incantare dalla gente che ti dava una mano.

Avevo fatto la brava dentro del possibile. Ma mi ero lasciata provocare, e mi ero abbandonata a braccia che mia mamma dice che sarebbero di completi sconosciuti, ma secondo me, conoscevo già troppo bene. Le conoscevo bene. Mi ero confusa di braccia e di labbra. Magari è quello. Non lo potremo mai sapere. Anzi, lo potrò sapere il giorno che possa tornare. Tanto sarà cambiato tutto, ma non sarà cambiato nulla.

Il mio volto non era cambiato, ma il mio nome è diventato quello che sarebbe uno scandalo per i miei: La viga, Annie, Annarella, Annina. La tosa. La nana. Nomi. Nomi. Nomi. Nomi che chiamano per una cattivissima angela che non poteva fare altro che lasciarsi andare.

Lo dicevano già i Mercanti di Liquore. Sotto all'inmondizia sta nascosta la magia. L'ipocrisia dei modisti che installano i loro negozi come se fossero dei Mc Donald's. Non saprei cosa sia peggio, ma mi viene da vomitare quando qualcuno mi chiede se a Milano ero finita per la moda. Odio la moda. Amo il caos milanese. Il caos milanese, e amo anche ai miei amici, anche se pazzi, e pervertiti, cercavano di guardare cosa c'era sotto alla minigonna della mia mente. C'è chi penserebbe che il mio cuore è là sotto. E se ne accorge che ho cambiato mutanda, ma non sentimenti. Allora, si stupisce come un animale.

Mi ricordo di quelle giornate in attesa per poter incontrare gente che purtroppo era incasinata. Peccato di non essermi trovata con Laura, per esempio, anche se probabilmente se ne sarebbe accorta di quanto sono matta. Magari sì. Oppure no. È difficile arrivare al fondo delle cose in una settimana di salti.

Perdermi per Milano. Mi perdevo. Allora dovevo chiedere a mila figure strane che correvano per prendere l'ultima metrò del giorno dov'era il Corso Vittorio Emanuele. Oppure dov'era via Lippi. Chi sà. Quello che contava era arrivare, arrivare da nessuna parte. Ma tutti correvano, solo una professoressa che andava con calma mi guidò un po' e mi diede anche retta. Galiziana? Bella sorpresa. Le era piaciuta tanto Santiago de Compostela. Dopo di aver fatto un disastro persa per le vie di Milano, mi avevano avvertita di non perdermi per seconda volta fino ad arrivare a Lambrate, perché avevano paura di che uscissi dalla città. Non sarei uscita dalla magia grigia. Addirittura l'ultimo giorno ho bagnato il letto di lacrime disperate perché non volevo uscire da Milano. Volevo imprigionarmi là, e non tornare alla mia città sull'oceano... e non dormire. Sentire il caos. Amare quel caos.

Imparavo ogni giorno qualcosa di nuovo. E ora ho imparato che devo tornare per dimostrare che sono la Annie, la Viga, la tosa, la nana. Sì, sono io. Anche se qualcuno mi dirà che non sono piu la stessa. Sono piu biricchina. Sono piu milanese.

Si vede che aver letto Pinketts mi ha fatto bene. Mi piacciono le lingue acute, ma ancora di piu le mani acute. Quelli che mi leggete spesso avrete notato che era da tanto che non riuscivo a scrivere qualcosa del genere. Era da tanto che non leggevo qualcosa di così complesso. Complesso come Pinketts. Magari è complesso perché è un semplice milanese. Ma un attento ispiratore. Questo post appunto, l'ho scritto grazie a lui. E grazie al mio prof, che me l'ha consigliato. Anche se quando mi chiederà di parlare del libro non so cosa potrò dire. Magari mi perderò in una giungla di parole che ho appena fatto in questo post.


giovedì, marzo 27, 2008

Vigo

E questa è Vigo... godetevi il video!!!

Milano

Mi sono emozionata quando ho guardato questo video e ho ricordato tutte le mie esperienze...

martedì, marzo 18, 2008

Sogni...

Un paio di giorni fa ho sognato qualcosa di curioso.

Sì, ero io. Ero vestita con un abito blu che mi andava benissimo. Molto formale. I capelli erano messi bene, in una crocchia. Truccata, e portavo una ventiquattrore nera. (No, non avevo rubato in banca...)

Correvo come una pazza per le vie di Milano. Correvo, guardavo l'orologio. Ero in fretta. Tanta fretta. Sono arrivata fino ad una fermata di metrò, e sono scesa di corsa. Proprio in quel momento, perdevo la metrò che dovevo aver preso. Ho aspettato pazientemente fin l'arrivo di quella dopo.... Sono salita in fretta. Poi, quando ero dentro, ho cercato di calmarmi un po. Ero in ritardo. Ma mancava poco. Finalmente, sono scesa della metrò e sono corsa. Sono corsa come non ero mai corsa in vita mia fin un posto che sembrava un ufficcio. Sono entrata.

Troppo tardi. Un gruppo di signori, che erano tutti seduti intorno ad un tavolo, sono rimasti a guardarmi. Alcuni di loro con un sorriso, altri con faccia di: "Dove ti sei persa??" Uff..

lunedì, marzo 17, 2008

relax...

Ho appena sentito il cd nuovo dei Gem Boy (che ho appena cancellato perché non lo riascolterò piu, alcuni di voi sanno già....) ho tirato un sospiro di sollievo.

Mi sono tolta un peso...!

domenica, marzo 16, 2008

La mia meiga!

Avevo prommesso che pubblicherei le immagini de la mia meiga (strega) che ho fatto con pasta di modellaggio...

Eccola qua :)




















venerdì, marzo 14, 2008

Settimana culturale EOI (italiano)

E in italiano, sono quella che suona il tamburello (Alla sinistra)

Settimana culturale EOI (cinese)




Senza commenti... Su quello di cinese sono quella che non è ferma nemmeno in minuto, si dondola, incroccia e disincroccia le braccia, ecc....

mercoledì, marzo 12, 2008

Pensiero stupendo...

Chi sà perché, ma adesso questa canzone mi fa pensare troppo...

Patty Bravo- Pensiero stupendo

E tu, e noi
E lei,fra noi
Vorrei,non so
Che lei,o no
Le mani,le sue

Pensiero stupendo
Nasce un poco strisciando
Si potrebbe trattare di bisogno d'amore
Meglio non dire

E tu, e noi
E lei,fra noi
Vorrei,vorrei
E lei adesso sa che vorrei
Le mani le sue
Prima o poi
Poteva accadere sai
Si può scivolare se così si può dire
questioni di cuore.

Pensiero stupendo
Nasce un poco strisciando
Si potrebbe trattare di bisogno d'amore
Meglio non dire

E tu, e noi
E lei,fra noi
Vorrei,vorrei
E lei adesso sa che vorrei
Le mani le sue
E poi un' altra volta noi due
Vorrei per amore o per ridere
Dipende da me
E tu ancora
E noi ancora
E lei un' altra volta fra noi
Le mani questa volta sei tu e lei
E lei a poco a poco di più, di più
Vicini per questioni di cuore
Se così si può dire
Di noi

E tu ancora
E noi ancora
E lei un' altra volta fra noi
Fra noi fra noi.

Pensiero stupendo
Nasce un poco strisciando
Si potrebbe trattare di bisogno d'amore
Meglio non dire

martedì, marzo 11, 2008

Parco di Attigliano

Il 2 di Maggio alcuni membri dell'associazione umanista Entrebarrios di Vigo (Alla quale appartengo) partiranno per andare all'innagurazione del parco di Attigliano (RO).

Questo post è per comunicare ufficialmente che io NON CI ANDRÒ, per diversi motivi importanti.

domenica, marzo 09, 2008

Senza commenti....

Questi sono i cartelli che sono apparsi a Vigo per il giorno della donna.....



Senza commenti... Chi mi conosce sà che Matteo, Pelone ed ecc mi chiamavano così :D E quando ero a Milano dovevo sentire cose come "Ciao Viga!" oppure "Ciao Vighina!" :D

sabato, marzo 08, 2008

Pizzica!

Giovedì è stato il "grande giorno". Sí, infatti, ho dovuto suonare il tamburello una canzone del sud d'Italia chiamata "U Santu Paulu". Ma vabbè, cominciamo dall'inizio. Tutto è cominciato quando Fabio - il mio professore d'italiano- mi ha proposto di suonare il tamburello nel festivale culturale. Ho accettato quasi senza di pensarlo due volte. Devo dire che le prove sono state delle situazioni strane per me: Il primo giorno di prova, c'erano soltanto Fabio e Marco (un altro professore) che anche hanno suonato nel festivale, la chitarra e la fisarmonica. Prima eravamo nel dipartimento d'italiano (con delle professoresse che ne entravano e uscivano costantemente) ma alla fine ce ne siamo andati in aula magna. Devo riconoscere che mi hanno dovuto dare una mano (o due) per riuscire a prendere il ritmo della canzone, e invece, ora che ci penso, mi si somiglia molto a la jota punteada galiziana :D

Lunedì abbiamo dovuto fare un'altra prova, ma circondati di alcuni compagni d'italiano che volevano imparare a ballare. Questa volta c'eravamo tutti, anche i due ragazzi che dovevano cantare, e i ballerini che sono venuti dalla Puglia ad insegnare il corso. È stata una prova aperta alla gente d'italiano, quindi eravamo circondati di professori... (Uffa...!) Ma comunque, per me è stato quasi come essere in famiglia, conoscevo alla maggior parte della gente, ha, ha, ha. Alcune persone mi hanno fatto i complimenti per come avevo suonato o mi hanno chiesto da quanto tempo lo faccio... Beh, quelle cose. Simona ed Alessandro (i ballerini) mi hanno ringraziata almeno tre o quattro volte per aver partecipato (Non è così tanto importante, l'ho fatto con tanto piacere). Poi me ne sono andata.

Il giorno dopo avevo una e-mail di Fabio: Mi chiedeva dove mi ero messa, perché se ne erano adnati tutti a bere qualcosa ed io non c'ero. Ha, ha, ha. Cose che capitano. Era lo stesso una situazione un po' strana per me :D Ora sul serio, non lo sapevo, ed ero molto stanca... A quanto pare, Fabio è corso dietro di me, ma si vede che io sono corsa piu di lui :D. Quel giorno sì che me ne sono andata a bere qualcosa con loro dopo della prova, e veramente, mi vergognavo un po: Alessandro e Simona sapevano di piu su di me di quello che immaginassi, ha, ha, ha. (Non fidarti mai di un professore d'italiano... Consiglio da esperta!)

Finalmente, giovedì abbiamo avuto il festivale. Ero nervosa, ma ho goduto tanto. Credo di aver superato una specie di blocco. Molta gente mi ha fatto ancora i complimenti, e quando sono salita Marco mi ha detto di andare al dipartimento d'italiano un attimo... E va e mi dice: "Questo dovrebbe averlo fatto il capo di studi... ma visto che se ne è già andato..." Un regalo. Sì, c'era un regalo per me e un altro per l'altra ragazza (che se ne era già andata) da parte del dipartimento d'italiano. Era da immaginare che fosse un buon regalo: un libro di lettura :D

E niente, dopo ce ne siamo andati anche a bere qualcosa, questa volta anche è rimasta un'altra professoressa e alcuni compagni della mia classe. Fabio mi ha detto che quest'anno mi boccia solo per fami partecipare l'anno prossimo ancora. (Che cattivo! Se vengo bocciata alla 5º, devo fare due anni!) Mi sono divertita, ma come era d'immaginare ero un po triste.... Era arrivata la fine!!!

Quando sono arrivata a casa e ho raccontato tutto alla mia madre, mi ha detto due cose:

- Che avrei dovuto chiedere ai prof d'italiano che mi scrivessero qualcosa dentro al libro (Non ci avevo pensato)
- Che come mai non avevo chiesto la e-mail ai ballerini (Ci avevo pensato, ma alla fine non l'ho fatto, ha, ha, ha.)

Vabbè, penso che questo sia tutto. Spero di poter ottenere i documenti grafici :D

sabato, marzo 01, 2008

Cinese nella settimana culturale

Ieri venerdì, dovevo andare a lavorare, non avevo lezioni, ma avevo la rappresentazione di cinese.

C'è tanta gente che se l'ha squagliata, infatti, della mia classe eravamo cinque o sei, he, he. Mi hanno messa davanti perché sono intonata (anche se non sono l'unica della classe) Ero un po' nervosa, il mio professore d'italiano era lì, ma quello me lo immaginavo, non era quello che mi aveva fatto diventare piu nervosa. Credo che sono diventata piu nervosa quando ho visto al capo di studi (e mio ex professore d'italiano...!) Uffa... E non è arrivata ancora l'attuazione d'italiano, devo fare un sacco di pratica, perché poi.. .hehehe.

Beh, non è andata male,l'unica cosa brutta è che mi tremavano un pochetto le gambe. Quando devo fare qualcosa del genere e divento nervosa, ho l'impressione di che perdo l'equillibrio dei tacchi, hehehe. Le mani le avevo già acchiappate dietro per evitare tremare di piu :D Mi piacerebbe poter controllare i miei nervi quando mi guardano, ma quello solo si impara quando... lo fai spesso!

 
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