domenica, giugno 15, 2008

Madrid: La terza è la volta buona

Sono contenta, perché questa volta, la mia terza volta a Madrid, è stata diversa, anche se ci sono state un po' di ore dormendo in macchina...

Mi sono divertita. Me ne sono andata con Adrián e Salomé, e dopo di molte ore e molte fermate in stazioni di servizio (Uscire della Galizia, incrociare tutta Ourense e attraversare Castiglia e Leon è pesante...) siamo arrivati a Madrid. Siamo andati alla stazione di Atocha. Dopo abbiamo girato, specialmente nella Gran Vía, visto che io dovevo comprare qualche vestito per la festa di nozze di Marta, che si festeggierà in un paio di mesi. Abbiamo preso un autobus poi perché Salomé doveva fare un'esame nella Università Europea di Madrid, quindi, Adrián ed io, siamo andati a prendere qualcosa intanto che aspettavamo. Mi stupisce che gli autobus interprovinciali a Madrid sono gestionati dalla amministrazione pubblica. A Vigo invece, gli autobus non c'entrano niente con l'amministrazione, che io sappia.

Quando Salomé è uscita, siamo andati a mangiare in un ristorante vegetariano, (Fres.Co ) che dal mio punto di vista, è un paradiso! Era tipo autoservizio, e buffet libero, quindi, mangi quello che ti pare e nella quantità che ti pare. È una goduria! Devono fare uno così a Vigo!

Credo che sia ovvio che non potevamo andare via senza dipassare un paio di volte per il Starbucks... un'altro lusso che qua noi non abbiamo...(grrr!)

Un'altra cosa curiosa è che Madrid era piena d'italiani. Magari per questo, e per dare una mano a Salomé (Ho finito 2º) abbiamo parlato in italiano abbastanzatempo.Inoltre, io con il mio polsino d'Italia, orgogliosa, ha, ha, ha.

Per me, è anche stato un piacere andare di nuovo sulla metrò. Mi piace muovermi in metrò, ed è una di quelle cose che non facevo da un anno. Amavo scendere, sentire tutta quell'aria mentre non si fermava, e lanciarmi contro la porta. Ora che parlo d'italiano, una delle volte che sono salita sulla metrò,un signore ben vestito al cui avevamo già sentito quando parlava per telefono in italiano, mi aveva fatto una domanda e praticamente si è risposto da solo (meno male, perché Madrid non la conosco...) Il fatto è che quando siamo entrate nella metrò era di là, e Salomé mi stasva chiedendo dei dubbi su italiano... Ed io che le spiegavo, anche ho fatto qualche commento sulla lingua milanese (non poteva mancare) E il signore ci guardava con curiosità. Io cercavo di evitare scompisciarmi dal ridere...

Di sera siamo andati a bere qualcosa con un amico di Adrián, così che lui e Salomé parlavano dell'esame e di cose collegate a questo. Io ero mezzo addormentata, mi si chiudevano gli occhi... E vabbè, poi quando ci siamo salutati, ho cercato di dormire un po'. Ma le cose non sono andate proprio bene del tutto: Adrián in una stazione di servicio, aveva mangiato un po' troppo e non era in buone condizioni per guidare. Quindi, ci siamo dovuti fermare in una stazione di Castiglia e León, e alla fine, abbiamo dovuto rimanere in un ostello che avevano là. Di mattina, tutti stavamo meglio, e dopo di fare una piccola colazione, abbiamo continuato con il percorso di ritorno, a sbalzi e con molte fermate. Siamo arrivati a Vigo sulle 16.00. Ho imparato che l'autostrada che si deve prendere è sempre la A52 e che bisogna stare attenti se non si vuole andare a sbalzi...

1 commento:

Anonimo ha detto...

Madrid, te echo mucho de menos!! ^^
Qué ciudad preciosa!!

un beso para ti, espero estes bien.

 
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