mercoledì, settembre 20, 2006

Sempre pagana, ma anti-Simeoni

"Noi siamo i pagani. Noi siamo i costruttori del paganesimo. Solo noi, come pagani, possiamo dire cos'e' il Paganesimo."

Infatti, Simeoni, è la persona con meno diritti di dire questa frase. Le sue contradizoni, battaglie, ecc hanno fatto vedere che non ha nessun argomento alla fine. Lui sembra infatti un satanista. Ecco, io non credo nel satanismo, però le idee che ha lui somigliano a quelle sataniche;

Filosofia di se stessi. Questa è proprio una filosofia satanista. Lui dice che tutti siamo Dei. Questo punto è sempre da sfumare: I wiccan non siamo dei, siamo figli dei Dei. Siamo Dei dal momento in cui si spiega che tutto essere naturale è un dio. Gli elementi, gli animali, ecc.

Ha criticato fortemente la reincarnazione e la wicca. Mi dispiace, signore Simeoni, ma tutti i gruppi pagani si rispettano. Se non credi nella reincarnazione, nella magia, mi dispiace molto per lui.

Ha criticati tutti i punti esposti da vere streghe.

Ha criticato a tutte le religioni.

Ha una grosso elenco di nemici: Gli wiccan in generale, il circolo dei Trivi, Pagan Federation, la mailing list The_wiccans, i monoteisti, la magistratura, Vittorio Fincati, Silvana Radoani, Miguel Martinez... E molti altri scommetto, tra i quali IO, che dopo di ascoltare cose, tipo che la wicca è una truffa, e e il suo documento contro la reincarnazione, ho tagliato qualche rapporto con il suo gruppo.

IL GRUPPO PAGANESIMO È COME UNA SETTA: NON ENTRATE!

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Le immagini dei massacri che spesso accompagnano le molte guerre cosiddette “etniche” in corso nel mondo inducono un senso di sgomento.
Quei fenomeni altro non sono che la parte più
drammaticamente evidente di una tendenza molto più sottile e diffusa, che vede il mondo
moderno caratterizzato sempre più da dinamiche di ostilità ed esclusione, piuttosto
che di comunanza ed integrazione.
Si pensi alla crescente diffusione in tutta Europa di partiti e movimenti che raccolgono consensi intorno a programmi di esclusione del diverso che credevamo sepolti per sempre dalla storia.
Alla conflittualità interetnica, cioè quel tipo di ostilità che si radica su una differente appartenenza culturale o nazionale si potrebbe
aggiungere una vasta gamma di fenomeni di ostilità di gruppo che si innescano nell’ambito
di uno stessocontesto socio-culturale a partire dalle più svariate appartenenze ristrette.
Esperienza comune infatti come qualsiasi tipo
di appartenenza possa, date le condizioni opportune, trasformarsi in occasioni per conflitti anche molto aspri.
Il termine razzismo oggi appare molto screditato, tanto che sono pochi coloro (persone o gruppi) che si dichiarano esplicitamente razzisti.
Ciò non significa che il razzismo sia scomparso; al contrario, pare che esso si stia
diffondendo in forme più sottili e più socialmente accettabili, molte volte inquadrato in un contesto di apparente disponibilità positiva nei confronti del diverso.
Dietro una dichiarazione di principio “io non
Sono razzista, ma…”
Si nascondono orientamenti di pensiero e di azione di tipo discriminatorio non molto dissimili dal razzismo classico.
Una conseguenza del forte discredito dell’idea del razzismo è il fatto che il termine
haora assunto un allargamento di significato.
Infatti l’idea razziale si è ben presto scontrata
con la pratica impossibilità di definire in maniera certa e scientificamente fondata i confini e le caratteristiche distintive delle “razze”, nonché il postulato fondamentale
della corrispondenza tra appartenenza biologica e caratteristiche psico-culturali;
sicchè si è passati a considerare direttamente
quest’ultima variabile, quella psico culturale
come discriminazione dell’appartenenza.
EXFIGLIODELLAVEDOVA DICE: “o non ho ancora acquisito la maturità psicologica e spirituale per definirmi "pagano politeista" ma spero di essere almeno nella strada giusta...”
Bene, sai cosa ti dico: spero che una volta che tu
La avrai acquisita questa maturità non venga
Spostata da un'altra parte, perché se sei nella strada giusta e maturo, lo sai solo tu, e non te lo deve fare intendere qualcun altro perché altrimenti rischi di diventare come l’asino che rincorre la carota che viene continuamente spostata perché il vero fine non è che le persone raggiungano un certa maturità, ma il potere su di esse,in special modo quando si lascia intendere
che certe cose vanno comprese “misticamente”
e si fanno differenze tra chi “non le ha comprese”.

Anonimo ha detto...

Da quando Simeoni ha iniziato
a parlare dal microfono di Radio
Gamma 5 il paganesimo é morto!
All'inizio ho seguito molte trasmissioni perchè registrate,
ma da quando ho sentito la frase
ripetuta più volte: "solo io posso
dire cosa é il paganesimo" non sono più stato capace di digerirlo
e alla fine ho lasciato perdere

Anonimo ha detto...

"Filosofia di se stessi. Questa è proprio una filosofia satanista."

Mah, questo pero lo dicono anche
i cattolici!

Anonimo ha detto...

No, quello che mi sta sulle palle
di questa e di tutte le religioni
in generale é la serietà, non la sopporto, penso che ognuno possa avere la propria visione religiosa,
ma al di la di ogni visione per
quanto di idee differenti si possa
rimanere amici.
E invece sti cazzo di religiosi
son sempre seri, col viso cupo
e incazzato come la peggior
razza dei preti.
La religione é una cosa
seeeeeeeeeria! e hanno la faccia
cupa, incazzereccia..
é questo che non mi piace..

Anonimo ha detto...

2008-01-23 10:27
I MAYA SACRIFICAVANO RAGAZZI E NON VERGINI
CITTA' DEL MESSICO - Nei sacrifici che gli antichi Maya offrivano agli dei, le vittime erano con ogni probabilità ragazzi e non giovani donne vergini, come si é sempre creduto. Lo affermano archeologi come Guillermo de Anda, dell'università dello Yucatan, che ha ricomposto le ossa di 127 scheletri scoperte in fondo ad una delle grotte sacre di Chichen Itza, nella penisola dello Yucatan. Per ottenere la pioggia e la fertilità dei campi, i sacerdoti Maya di Chichen Itza sacrificavano bambini e ragazzi al dio della pioggia Chaac, gettandoli vivi nelle profonde e strette cavità della zona, note anche come 'senote', tutt'oggi piene d'acqua e divenute una appetita meta di subacquei di tutto il mondo.

A quel tempo le grotte erano prima di tutto un'importante fonte di acqua e poi venivano considerate la porta per l'aldilà. Degli scheletri rimessi insieme da de Anda l'80 per cento sarebbero bambini e ragazzi di età comprese tra 3 e 11 anni. Il restante 20 per cento appartenevano a uomini adulti. "Si pensa che gli dei preferissero le piccole cose - afferma de Anda - specialmente il dio della pioggia aveva quattro aiutanti che erano rappresentati come piccole creature. Perciò i bambini erano offerti come mezzo per comunicare più direttamente con Chaac".

 
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